Lo scorso Sabato 22 Marzo era la giornata dedicata alle vittime di tutte le mafie. Ricordo ancora una delle prime edizioni a Niscemi, nel 1997, allora vivevo e lavoravo ancora in Sicilia. Come invece mi succede spesso adesso Sabato 22 mi sono recato a documentare, per conto dell’agenzia Reuters, un’udienza privata tra Papa Francesco e il presidente della Nigeria presso la biblioteca del Palazzo Apostolico. Il giorno prima, il Papa aveva avuto un incontro con i familiari delle vittime delle mafie e in quell’occasione aveva pronunciato indimenticabili parole contro i mafiosi. Prendendo spunto dal suo accorato messaggio contro Cosa Nostra, e approfittando dell’opportunità di incontrarlo molto da vicino, ho pensato che potesse essere un bel gesto, per ricordare personalmente le vittime di tutte le mafie, quello di regalargli la mia celebre foto dei giudici Falcone e Borsellino. L’incontro è durato pochi secondi, ma vi assicuro che sono stati molto intensi. Io gli ho presentato la foto ringraziandolo per le parole emozionanti che lui aveva pronunciato il giorno prima. Gli ho quindi detto che era mio piacere donargli una copia dell’immagine che è diventata icona della legalità e a quel punto lui ha mostrato un’espressione sorpresa e compiaciuta e l’ha presa tra le sue mani. La cosa più bella è stata però quando nel prendere nelle sue mani la fotografia ha fatto una carezza sui volti dei due giudici, come se li conoscesse o volesse dedicargli un pensiero speciale. Ancora oggi a distanza di quasi un mese mi emoziono a vedere le sue espressioni e le sue mani sulla mia foto.
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