Tony Gentile aprile, 2019

Pasqua in Sicilia, ritorno al futuro

Ci sono storie talmente potenti che non è sufficiente fotografarle una sola volta, hanno bisogno di tempo, di essere vissute in più occasioni, in epoche diverse, ad età diverse, con stati d’animo differenti; in poche parole con una maturità differente. E allora si ritorna di nuovo a vedere e a sentire le cose che crediamo di avere visto e sentito mille volte ma che inevitabilmente ogni volta ci sembrano nuove, ogni volta ne cogliamo un piccolo aspetto sconosciuto oppure, più semplicemente, un punto di vista differente. A me non succedeva da diversi anni di riuscire ad immergermi nell’atmosfera della settimana Santa Siciliana e ho voluto fare un giro che avevo già fatto negli anni 90. Tanto tempo per me ma non tanto per quei riti che da centinaia di anni si ripetono quasi immutati e che cercano in qualche modo di fermare un mondo che inesorabilmente invece corre avanti molto velocemente. Un mondo, quello delle confraternite , che negli ultimi tempi è stato additato come troppo vicino alla mafia e quindi spesso emarginato da una cultura più elitaria. Un mondo che porta dentro di sé tante storie di vera devozione, di passione, di fanatismo tanto potenti quanto lontane dalla mafia, ma allo stesso tempo pericolosamente permeabili dalla cultura mafiosa come qualsiasi altra attività che tocca la nostra vita quotidiana. Niente di meno ma neanche niente di più e per questo non meritevole di essere additato, a volte pregiudizievolmente, come vergogna di una città o di una regione. E siccome il fotografo torna sempre sui luoghi del cuore, sono sicuro che io ci ritornerò.

Marsala - Giovedì Santo

Palermo - Venerdì Santo

Prizzi - Domenica di Pasqua

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